Durante la predicazione che ha fatto qualche settimana addietro il past. Ranieri, mi è venuto il soggetto da parlare con voi questa sera e riguarda la chiesa, questa comunità, la nostra famiglia, e mi sono detto: Una chiesa che vuole crescere deve essere e/o diventare una chiesa motivata.
Come lo era la chiesa degli Atti, era una chiesa motivata!!
Le tremila persone che si sono convertite ( poi sono diventate 5000 ) erano motivati, volevano crescere, volevano essere discepoli, non solo credenti, volevano mettere in pratica il Vangelo della Grazia, volevano essere di aiuto alla chiesa nascente, volevano mettere non solo i loro talenti ma anche i loro beni al servizio della comunità.
Sta scritto in Atti 2: 42-47 “Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli. Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati.”
Che belle chiesa!! Era gente motivata, perseverante, concorde, assidua, piena di gioia e attenti ai bisogni della comunità. Ed è per questo, per questi motivi, che sta scritto: “Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati.”
Ascoltami: La più grande evangelizzazione che tu puoi fare, molto più importante della stessa predicazione e finanche di un bellissimo culto di lode e adorazione è la mia e tua vita cambiata. Una vita cambiata attira le persone a Cristo! Prima la vita, la testimonianza, poi le parole…
La nostra chiesa deve diventare in questo nuovo anno di servizio una chiesa dove tutti siete/siamomotivati.
Motivati ad amare I Corinzi 13.. di quell’amore che crede, spera, sopporta, che non sospetta il male, che non gode dell’ingiustizia ma gioisce con la verità..l’amore rispetta l’altro, non lo giudica anche perché noi non siamo chiamati a giudicare i fratelli, semmai a giudicare le cose dei fratelli, e comunque questo, nella Chiesa, spetta sempre agli anziani della Chiesa. Motivati, quindi ad amare la comunità, a proteggere la comunità, che significa fare scudo contro ogni critica distruttiva, lamentele, non prendere parte, né rispondere a discorsi che hanno come scopo mettere in cattiva luce la chiesa. Significa anche quando ti viene detto qualcosa o vieni a conoscenza di certe situazioni da terze persone di andare subito alla fonte in modo che la tua mente e il tuo spirito non ne rimangono contaminati, a pregare per la comunità, che significa pregare tutti i giorni per la tua chiesa, i tuoi pastori, i tuoi responsabili, la tua cellula, il tuo gruppo, a edificare la comunità, che significa per fare sintesi: Se hai una parola che porta edificazione e benedizione, dilla altrimenti….stai in silenzio, significa pure che tutto ciò che sei e hai lo metti al servizio della chiesa per l’edificazione e la crescita della comunità senza aspettarsi nessun “premio”,perché quello te lo darà il Signore, a sostenere la comunità, la mia/tua/ nostra chiesa, che significa come diceva l’Apostolo Paolo: Vi esorto ad avere tutti uno stesso parlare e a non avere divisioni tra di voi, ma a stare perfettamente uniti nello stesso modo di pensare e di sentire. Uniti per uno scopo!! Uno stesso parlare non significa che dobbiamo dire tutti la stessa cosa, ma parlando in modo diverso stabiliamo sempre il valore dell’unità e ci presentiamo all’interno e all’esterno, come una cosa sola, con un solo progetto e la stessa visione.
Dobbiamo tutti quanti avere pace l’uno con l’altro, vivere in pace, perché la pace edifica, costruisce, ti fa camminare e fa si che la chiesa cresca in qualità e in quantità.
Atti 9:31 Così la chiesa, per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria, aveva pace, ed era edificata; e, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, cresceva costantemente di numero.
A proposito di culto, della nostra domenica, penso che dobbiamo ri-tornare ad essere un popolo motivato, bramoso del desiderio di lodare e adorare il Signore tutti insieme, perché lì dove i fratelli stanno assieme il Signore ordina benedizioni.
Dobbiamo essere motivati sin dal nostro ingresso in chiesa, e quando entri saluta e prendi subito il tuo posto e comincia a cercare la presenza di Dio, invece di andare in giro per la chiesa e a confabulare a destra e a manca. Disponiamo i nostri cuori a Dio, perché Dio ti vuole parlare, vuole che tu stasera porti un parola profetica alla chiesa. Una chiesa motivata a far funzionare i doni dello Spirito Santo. Una chiesa che mette al centro del culto, la lode e l’adorazione , perché la cosa più importante per noi che siamo qui questa sera è essere entrati nel luogo santissimo, nel luogo del Padre.
Amen!!