La grande meta
Nell’ultima mia predicazione abbiamo meditato e cercato di spiegare cosa Gesù volesse dire quando afferma in Apocalisse “ A chi vince….” E abbiamo visto che secondo Giovanni chi vince è colui che è nato da Dio, che è la nostra fede in Gesù Cristo che vince il mondo.
Stasera voglio parlarvi riguardo al proposito di Dio per la nostra vita, qual è la meta che Dio ha in mente per ognuno di noi.
Romani 8:28-29 “Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il Suo disegno. Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli.”
Tutte le cose cooperano al bene!! Ora dobbiamo fare attenzione a distinguere cosa significa “tutte le cose”nel senso che una cosa è se tutte le cose avvengono mentre io seguo il Signore e mi faccio consigliare da Lui, se io sto adempiendo i Suoi progetti per la mia vita e allora sì in questo caso posso dire, tutte le cose cooperano al bene di quelli (ecco) che amano Dio. Quindi tutte le cose, invece, non sono la conseguenza delle nostre scelte sbagliate. Se io rubo e vado in carcere non posso dire tutte le cose cooperano al bene…ma devo ravvedermi del mio peccato. Giusto? Se invece vado in carcere o sono perseguitato perché sono discepolo di Gesù, allora posso dire, tutte le cose cooperano al bene. Amen?!
Andando più avanti nel versetto scopriamo qual è il bene per i figli di Dio, qual è il proposito di Dio, la meta di Dio. Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio.
Ecco la meta da scalare, l’obbiettivo che Dio ha per ognuno di noi: essere come Gesù, vivere in questo mondo come Gesù, pensare come Gesù, operare come Gesù, ubbidire come Gesù, soffrire come Gesù, essere perseguitato come Gesù, essere misericordioso come Gesù, amare come Gesù, …
Giovanni dirà: Chi dice di essere un discepolo di Gesù deve camminare in questo mondo come Gesù ha camminato.
Il nostro bene a volte è collegato alla salute, alle nostre economie, al nostro successo, carriera, fidanzato, coniuge, figli…ma, voglio dirvi una cosa: guarigione o infermità, abbondanza o penuria, single o sposato, quello che è importante è che tutto deve essere mirato a raggiungere la meta, cioè essere come Gesù. La nostra più grande meta è essere conformi all’immagine di Gesù, tutto ciò che siamo e facciamo deve mirare a questo traguardo, altrimenti rischiamo e alcuni già in questo si sono sviati, di vivere una vita carnale con progetti carnali e chi semina nella carne produrrà solo morte!! Ma chi seminerà nello spirito mieterà vita eterna. Amen!!
Se viviamo e abbiamo come meta da raggiungere, l’essere conforme a Gesù, allora tutto quello che ci succede ha un senso e coopera al bene, anche quando non lo comprendiamo. Paolo parla di una spina nella carne, un angelo di satana lo schiaffeggiava, e pregò tre volte e quale fù la risposta di Dio: La mia grazia ti basta. Ecco che Paolo poteva dire, tutte le cose cooperano al bene perché questa spina nella carne mi permette di essere conforme all’immagine di Gesù.
Ora domandiamoci come arrivare alla meta, quali passi della montagna da scalare ci sono? Dove mi trovo?
Per arrivare alla meta, dobbiamo necessariamente avere due cose: La Parola e lo Spirito. La Parola che ci lava, ci rinnova, ci trasforma, ci indica, ci mostra la via, la nostra lampada e lo Spirito che ci da la forza per adempiere alla Parola, siamo in grado di essere facitori mediante lo Spirito Santo. Non per forza, non per potenza ma per lo Spirito Santo.
Dove ci troviamo? Pietro sembra indicarci una “scala”, se vi ricordate tempo fa vi dissi che niente nella Parola di Dio è scritto a caso, nemmeno l’ordine con cui è scritta, leggiamo in 2 Pietro 1:5-7 Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù; alla virtù la conoscenza; alla conoscenza l’autocontrollo; all’autocontrollo la pazienza; alla pazienza la pietà; alla pietà l’affetto fraterno; e all’affetto fraterno l’amore.
Dove ti trovi? Alcuni si sono fermati alla fede, ed è per questo che sono ancora bambini, altri hanno poco conoscenza e questo li fa essere sempre insicuri e paurosi. E ad autocontrollo come siamo messi? Ti irriti subito appena subisci un torto, o peggio ancora non viene fatto ciò che forse ti aspettavi? Avete notato che l’ultimo gradino della scala è l’amore (agape)? Ora forse riusciamo a comprendere il perché non esercitiamo l’amore e ci viene difficile a farlo? Perché prima dobbiamo scalare la virtù, la conoscenza, l’autocontrollo , la pazienza, la pietà, l’affetto fraterno e poi…si poi..possiamo, saremo in grado di amare!! Chi deve fare tutto questo? Dio? Come alcuni pensano, e dicono Dio mi deva aiutare?! No Pietro dice ..lo devi fare tu…mettici impegno e tu aggiungi, tu lo devi e lo puoi fare, in Cristo puoi!! Amen!!