Sondaggino ….dato a tutti quelli che fanno parte di un gruppo o di una cellula, parte attiva della chiesa, sono grato a Dio perché la chiesa , la stragrande maggioranza, è edificata dalla lode, dalla predicazione domenicale che fa riflettere e crescere, dalla struttura che ci siamo date come chiesa, penso alle cellule e alle cellule giovanili,alle scuole domenicali e all’insegnamento, alla preghiera, ecc.ecc.… Ricordo a tutti e non solo a chi ha fatto il sondaggio, che il past. Ranieri e io siamo qui, avete i nostri recapiti e potete sempre interloquire con noi, parlare con noi….
- C’è sempre qualcuno che vorrebbe di più…anche io… Ho notato che chi lavora con i bambini vorrebbe più spazio ai bambini, chi nei giovani più spazio ai giovani e chi è anziano, di non dimenticarsi di loro…e tutti avete ragione, noi cerchiamo di fare del meglio e vogliamo il meglio per ognuno di voi.
- Quindi ho letto e a una precisa domanda su quali temi vorresti che si predicasse, è uscito fuori a grande maggioranza l’unità…e stasera voglio parlarvi dell’unità e non solo…
Unità!!! Tutti vogliamo essere uno. Perché non riusciamo? Unità è difficile, non è semplice, ma l’unità è prioritaria, è una necessità. Più di ogni altra cosa, Gesù vuole unità e Paolo che aveva compreso bene..dice siate tutti uniti… Il nemico numero uno all’unità è il diavolo, colui che divide, ma il nemico numero 2 siamo noi, la nostra carne, che non vuole essere crocifissa, il nostro egoismo. La nostra casa è più importante della casa di Dio, e i nostri desideri, propositi sono più importanti dei propositi di Dio per noi. Noi abbiamo un problema, che è molto serio, sappiamo le cose, abbiamo conoscenza ma ci manca la cosa più importante: la rivelazione. Paolo pregava affinché il Dio del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione perché possiate conoscerlo pienamente; egli illumini gli occhi del vostro cuore
Tu puoi conoscere con la tua mente, la grazia, il perdono, conoscere storie della Bibbia, imparare versetti a memoria, conoscere la “sana dottrina”, ma hai bisogno di una rivelazione che venga dall’alto, e ti faccia passare ciò che conosci con la mente, al cuore, il cuore deve essere illuminato dallo Spirito di Dio. Ci deve essere obbligatoriamente un passaggio dalla mente al cuore. Senza la rivelazione di valori come la grazia, l’identità, l’ubbidienza,la sottomissione, l’alleanza, il patto, il discepolato, la riprensione, non riusciremo a metterli in pratica, a viverli e l’unità sarà impossibile procacciarla. Da dove inizia l’unità? Da me, a volte noi vogliamo dagli altri unità, ma noi siamo “divisi” in noi stessi, confessiamo una cosa ma poi ne viviamo un’altra, non sappiamo veramente chi siamo in Cristo, la nostra identità. E poi unità nella nostra famiglia naturale, Cristo e noi, e poi unità nella nostra famiglia spirituale, nella nostra comunità, a partire dal nostro fratello o sorella maggiore, la persona in cui noi ci confidiamo, (one by one) e poi nella nostra cellula, e poi nella nostra comunità.
Solo così possiamo camminare e crescere nell’unità altrimenti vivere l’unità del Corpo diventerà molto difficile.
Leggiamo in I Corinzi 12:12-21 Poiché, come il corpo è uno e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benché siano molte, formano un solo corpo, così è anche di Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito. Infatti il corpo non si compone di un membro solo, ma di molte membra. Se il piede dicesse: «Siccome io non sono mano, non sono del corpo», non per questo non sarebbe del corpo. Se l’orecchio dicesse: «Siccome io non sono occhio, non sono del corpo», non per questo non sarebbe del corpo. Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato? Ma ora Dio ha collocato ciascun membro nel corpo, come ha voluto. Se tutte le membra fossero un unico membro, dove sarebbe il corpo? Ci sono dunque molte membra, ma c’è un unico corpo; l’occhio non può dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; né il capo può dire ai piedi: «Non ho bisogno di voi».
L’unità nel Corpo, inizia quando io comprendo e accetto la mia specificità, il proprio colore, la propria chiamata, inizia quando so che, pur avendo lo stesso Spirito Santo, siamo diversi, ma abbiamo bisogno l’uno dell’altro.
La chiesa è una famiglia, è un corpo, dove tutto è in funzione dell’altro, dove non c’è posto a frasi o pensieri tipo : io ho il mio ministerio, il mio compito, io ho lo Spirito Santo e faccio come voglio e ancora più grave, non ho bisogno di te. Dobbiamo smettere di parlare al singolare, io..io..io..Non io…ma noi..Il capitolo 12 di Corinzi apre parlandoci dei doni spirituali, a uno è dato parola di sapienza, a uno è dato parola di conoscenza, a uno fede, a uno profezia, ma la manifestazione dello Spirito Santo è stata data per l’utile comune, per il Corpo, perché di nulla sia mancante. Infatti poi ci parla del corpo, e il capitolo si conclude con i vari ministeri. Ora, ascoltatemi, pensate a un sandwich, capitolo 12 il Corpo, capitolo 14 i doni spirituali, ma quello centrale, il 13 è il capitolo dell’amore, tutto deve essere tenuto dall’amore, motivato dall’amore, l’unità si fonda sull’amore, quell’amore che non invidia, non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente ecc.ecc.
L’unità è la via alle benedizioni di Dio:
Salmo 133: Ecco quant’è buono e quant’è piacevole che i fratelli vivano insieme! È come olio profumato che, sparso sul capo, scende sulla barba, sulla barba d’Aaronne, che scende fino all’orlo dei suoi vestiti; è come la rugiada dell’Ermon, che scende sui monti di Sion; là infatti il SIGNORE ha ordinato che sia la benedizione, la vita in eterno.
La prima chiesa, quella di Gerusalemme, dice Luca in Atti, che aveva pace, avevano gioia a stare insieme, era edificata e il Signore aggiungeva ogni giorno nuove persone e la loro predicazione era confermata da segni e prodigi. I discepoli, non venivano obbligati a partecipare ai culti, a dare i loro beni, i loro soldi, no!…, tutto era spontaneo, perché? Perché avevano la rivelazione della unità del Corpo, dell’essere famiglia, per loro la famiglia spirituale era la cosa più preziosa che avevano, e si impegnavano per il benessere della comunità, spirituale e materiale. Loro avevano compreso bene, benissimo il Salmo 133.
Una chiesa unita è una chiesa che si fonda sui valori del Regno di Dio. Ne cito alcuni:
- Ravvedimento (metanoia). Disposto a cambiare “mentalità”..
- Fede in Dio, nella Sua Parola interamente ispirata…
- Fedeltà….affidale a uomini fedeli…
- Perdono…se hai qualcosa contro qualcuno…vai a riconciliarti..e perdonati
- Ubbidienza, non passiva ma di cuore.
- Sottomissione
- Santificazione
- Timore di Dio….legato all’adorazione…Dio prima di tutto e di tutti..
- Discepolato…due a due… non essere solo. Guaoi a colui che è solo. Confessati i vs peccati per essere guariti..
- Proteggere la tua chiesa, i tuoi pastori
- Stimare gli altri più da se stessi
- Le parole che pronunciamo sono importanti, anche quelle che scriviamo, ….perchè portano contenuti